mercoledì 12 settembre 2012

Confartigianato: elenco dei mestieri che i nostri laureati rifiutano


C’è un’Italia che vorrebbe lavorare ma assolutamente e solo nel campo per cui ha studiato. Salvo poi lamentarsi della disoccupazione. Secondo un recentissimo studio pubblicato dalla Confartigianato nel luglio scorso, infatti, sono migliaia i posti di lavoro liberi e le professioni che lamentano carenze di organico. A fronte di una difficoltà che riguarda un’assunzione su quattro nel mondo dell’artigianato, infatti, il nostro Paese fa contare 44.700 laureati in cerca di lavoro a quattro anni dalla laurea. Eppure il lavoro – a ben cercarlo – non manca. Ma è necessario sporcarsi le mani, lasciare a casa i libri per ottenere uno stipendio che molto spesso è anche ben più alto di quello di un laureato alla prima assunzione. E i nomi dei mestieri senza personale richiamano il lavoro manuale e la fatica. I settori “scoperti”. Il settore dove più elevata è la difficoltà di reperimento a causa della scarsità di persone che esercitano la professione – spiegano da Confartigianato – è quella dei pavimentatori e posatori di rivestimenti, “con il 26,6% delle assunzioni previste dal totale delle imprese, artigiane e non, che sono rese difficili dalla scarsità di offerta”. 



Seguono i Montatori di carpenteria metallica con il 18,8% delle assunzioni previste; camerieri e assimilati con il 18,5% delle assunzioni previste, meccanici, riparatori e manutentori di automobili con il 17,3% delle assunzioni previste, gli attrezzisti di macchine utensili e affini con il 16% delle assunzioni previste, i sarti e tagliatori artigianali, modellisti e cappellai con il 14,4% delle assunzioni previste, i fabbri, lingottai e operatori di presse per forgiare con il 14,4% delle assunzioni previste, i carpentieri e falegnami nell’edilizia (esclusi i parchettisti) con il 14,1% delle assunzioni previste, gli addetti a macchinari industriali per confezioni di abbigliamento in stoffa e affini con il 13,4% delle assunzioni previste, i meccanici e montatori di apparecchi termici, idraulici di condizionamento con il 13,4% delle assunzioni previste. Le lauree con meno prospettive occupazionali. E’ interessante – proseguono da Confartigianato – affiancare questa analisi con l’elaborazione dei dati recentemente pubblicati dall’Istat (2012) sull’inserimento dei laureati nel mercato del lavoro e che mettono in evidenza un ulteriore mismatch del mercato del lavoro rappresentato da 44.662 laureati – complessivamente per lauree triennali, a ciclo unico, lauree specialistiche biennali e lauree magistrali biennali10 – del 2007 che nel 2011 risultano ancora in cerca di lavoro con un tasso di disoccupazione del 17,5%. La difficoltà di inserimento più elevata è quella dei laureati del Gruppo geo-biologico per cui il tasso di disoccupazione a 4 anni dalla laurea è del 32,7%, seguito dal Gruppo letterario con il 31,4%, del Gruppo psicologico con il 28,9% e del Gruppo giuridico con il 26,4%. Il parallelismo di Confartigianato. In particolare – si legge nello studio in un interessante quanto provocatorio parallelismo – prendendo a riferimento le professioni maggiormente numerose si osserva che: 
- a fronte di 1.192 assunzioni di difficile reperimento per Meccanici, riparatori e manutentori di automobili ed assimilati vi sono 1.207 Laureati in Scienze dell’educazione e della formazione (triennale) disoccupati a 4 anni dalla laurea.
- a fronte di 951 assunzioni di difficile reperimento per Montatori di carpenteria metallicasi registrano 869 laureati in Scienze della mediazione linguistica (triennale), disoccupati a 4 anni dalla laurea.
- a fronte di 887 Cuochi in alberghi e ristoranti vi sono 878 laureati disoccupati in Lettere e materie letterarie (ciclo unico). 
- a fronte di 879 Parrucchieri, estetisti di difficile reperimento vi sono 878 laureati disoccupati in Lettere e materie letterarie (ciclo unico).
- a fronte di 621 Attrezzisti di macchine utensili e affini di difficile reperimento vi sono 652 laureati in Filosofia (triennale) in cerca di lavoro a 4 anni dalla laurea.
- a fronte di 568 Carpentieri e falegnami nell’edilizia di difficile reperimento vi sono 616 laureati in Scienze politiche; Scienze internazionali e diplomatiche; Relazioni pubbliche (ciclo unico)
- a fronte di 502 Addetti a macchine utensili automatiche e semiautomatiche industrialidi difficile reperimento vi sono 506 laureati disoccupati in Scienze della formazione primaria; Scienze dell’educazione; Pedagogia (ciclo unico).
- a fronte di 459 Meccanici e montatori di macchinari industriali di difficile reperimento vi sono 445 laureati disoccupati in Scienze e tecnologie agrarie, agroalimentari e forestali (triennale).
- a fronte di 409 Sarti e tagliatori artigianali, modellisti e cappellai di difficile reperimento vi sono 496 laureati disoccupati in Scienze del servizio sociale (triennale).

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