mercoledì 12 settembre 2012

Ingroia, un pm verso il Parlamento


Ingroia? C’è da scommetterci che scenderà in politica. Dopo il viaggio in Guatemala, si intende. E l’ipotesi prende corpo anche sui social, con Chicco Testa e Pierluigi Battista che aprono le scommesse: “scommetto 1 a 5 che Ingroia torna per le elezioni”, dice il primo, “può essere, lui è molto disinvolto, non si fa certo prendere da queste fisime istituzionali”, ribatte il secondo. Il tutto mentre il Pinuccio di turno commenta glaciale: “Se Ingroia continua così diventa parlamentare, e un altro lo abbiamo sistemato”. Con una serie di indagini sulla trattativa Stato-Mafia che ancora devono conoscere una concretezza hanno e dove porteranno, l’esito dei mesi trascorsi in roboanti proclama politici da questo e da quel palco, per il magistrato siciliano un risultato potrebbero comunque portarlo: la candidatura. Per ora, però, le cronache registrano solo il richiamo dell’ANM: ”Tutti i magistrati, e soprattutto quelli che svolgono indagini delicatissime devono astenersi da comportamenti che possono offuscare la loro immagine di imparzialità, cioè da comportamenti politici”, ha sottolineato il presidente dell’Anm, Sabelli. Con l’esplicito invito a cambiare la classe dirigente Italiana, “Ingroia si è spinto a fare un’affermazione che ha oggettivamente un contenuto politico”, con il rischio “di appannare la sua immagine di imparzialità”, ammesso che di “imparzialità” si sia mai potuto parlare. Secondo Sabelli, il procuratore aggiunto di Palermo ha anche sbagliato, proprio come Di Matteo, ad assistere in silenzio alla “manifestazione plateale di dissenso nei confronti del capo dello Stato”, avvenuta domenica alla festa del Fatto, il quotidiano vicediretto da Marco Travaglio. “In una situazione così – sottolinea l’Anm – un magistrato deve dissociarsi e allontanarsi”. Quindi, da Sabelli, un invito a tutti i magistrati “a evitare sovraesposizioni e a non mostrarsi sensibili al consenso della piazza”. Ma si vocifera che anche Berlusconi chiesto al pm di scendere in campo: “Lei è bravo, si candidi”, gli avrebbe detto il Cavaliere. La risposta, indiretta, a Berlusconi è arrivata domenica, sottolinea Libero: “Al momento – ha spiegato Ingroia dopo aver fatto un pieno di pubblico alla Festa del Fattoquotidiano- io faccio il pubblico ministero, amo il lavoro che faccio. Come è noto tra qualche mese andrò a ricoprire un incarico delle Nazioni Unite in Guatemala, in linea con il lavoro che ho fatto finora nel contrasto al narcotraffico. Una mia candidatura alle prossime elezioni politiche? E’ troppo presto per parlare di queste cose. Intanto io continuo a fare il mio lavoro. Poi si vedrà”. Da qui al 2013 c’è tempo.

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